Milanese di nascita e cittadina del mondo. Giornalista professionista e fotografa indipendente, Graziella Vigo è cosmopolita per educazione e professione. Studi di  giornalismo a Milano, lingue a Ginevra e  fotografia a New York all’I.C.P. con una specializzazione nel ritratto in bianco e nero sotto la guida di Robert Mapplethorpe. Per anni è stata fashion editor ad Annabella (ed.Rizzoli), posizione che ha abbandonato per dedicarsi al ritratto, ai reportage dall’India, Cina e Armenia, e poi da Washington alla Casa Bianca, da Mosca al Cremlino, e da tutti i continenti : Alaska Messico Argentina Iran Kashmir Laos Vietnam Taiwan Giappone Nuova Zelanda Fiji e città indimenticabili Saigon Bombay Damasco Palmira Smirne Riad Algeri Bengasi Pechino Taipei Tokyo Auckland…
Da un ricchissimo archivio di ritratti nasce il primo libro “Portrait” e la prima mostra al Museo La Permanente a Milano. L’incontro con il Maestro Riccardo Muti le apre una straordinaria opportunità al teatro Alla Scala, quella di  trasformare la musica in immagini, fotografando in sala, durante gli spettacoli, tutte le opere di Verdi per due anni. Da questa esperienza hanno origine  il volume “Verdi on stage” e una grande mostra che, dopo Milano, è invitata in America a New York, Washington e Boston e poi a Mosca. Che si tratti di volti, di gesti o di vita quotidiana, qualcosa di misterioso segna la sua storia artistica: l’interesse e la profonda passione per il ritratto, nella sua continua ricerca di trovare “l’anima dietro lo sguardo”, consiglio di Andy Warhol  mentre lei lo fotografava.

Wall Street Journal   “…Graziella Vigo, una interessante fotografa italiana contemporanea”.

Franco Zeffirelli – Fotografia come Arte
“Nello stupendo lavoro di Graziella Vigo, il mio personale itinerario di vita e di lavoro viene documentato magicamente vivo, assumendo un’immagine di autentica creatività. La Vigo, essendo l’artista che è, capta e racconta “l’istante fuggente” rendendolo memorabile.”

Natalia Aspesi - Portrait
“Scusi posso farle una foto? La signora dall’aria  curiosa, sempre vestita di bianco, una macchina fotografica in mano, si avvicina al grande regista, all’attore di fama, al pittore severo, allo stilista che è stato fotografato mille volte. La guardano appena, giusto il tempo di essere irretiti da qualcosa che la possiede e la anima, una forza gentile e nascosta, una determinazione serena, un mistero a cui non si può sfuggire. Tutti le dicono di si, soggiogati dalla sua semplicità, da un’immensa passione.”

Lanfranco Colombo, il Diaframma"
“...nella sua fotografia emerge chiaramente una consolidata esperienza di giornalista. La cura meticolosa del particolare, lo studio, la conoscenza e il gusto della luce ne fanno una 'ritrattista' con l’occhio alla tecnica del passato e la morbidezza del ritratto moderno.”

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